Si è acceso a Maribor, in Slovenia, il primo supercomputer EuroHPC acquistato con un investimento congiunto di Commissione Ue e Stati membri da 17,2 milioni di euro. Alla cerimonia di lancio hanno partecipato la vicepresidente dell'esecutivo comunitario, Margrethe Vestager, responsabile del dossier digitale, e il premier sloveno Janez Jansa.
Vega, che è in grado di supportare 6,9 Petaflop di potenza, è collocato presso l'Institute of Information Science di Maribor. Sosterrà lo sviluppo di applicazioni in molti ambiti, come l'apprendimento automatico, l'intelligenza artificiale e l'analisi dei dati ad alte prestazioni. Secondo quanto si legge in una nota diffusa da Bruxelles, potrà aiutare ricercatori e industria a compiere progressi significativi nella bioingegneria, nelle previsioni meteorologiche, nella lotta ai cambiamenti climatici, nella medicina personalizzata, nonché nella scoperta di nuovi materiali e farmaci a beneficio dei cittadini dell'Ue. Solo 13 Paesi al mondo hanno supercomputer di potenza maggiore.
L'alleanza EuroHPC riunisce le risorse europee e nazionali per acquisire e distribuire supercomputer e tecnologie di livello mondiale. Oltre a Vega in Slovenia, altri 6 supercomputer EuroHPC sono in fase di installazione nel Sofia Tech Park in Bulgaria, nell'IT4Innovations National Supercomputing Center in Repubblica Ceca, al CINECA in Italia, al LuxProvide in Lussemburgo, nel Minho Advanced Computing Center in Portogallo, e al CSC - Centro IT per la scienza in Finlandia. Inoltre, secondo quanto proposto in un nuovo regolamento per l'impresa comune EuroHPC, presentato nel settembre 2020, Bruxelles intende aprire a un ulteriore investimento di 8 miliardi di euro nella prossima generazione di supercomputer, comprese le tecnologie emergenti come i computer quantistici.
“Oggi celebriamo il lancio del supercomputer Vega, il primo di molti. Il supercalcolo consentirà alle piccole e medie imprese europee di entrare nell'economia hi-tech del futuro" e lo farà soprattutto "supportando l'intelligenza artificiale per identificare le molecole per trattamenti farmacologici innovativi, monitorando le infezioni da Covid e altre malattie", ha detto Vestager, evidenziando che "il supercalcolo europeo può aiutare a salvare vite umane".
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