La Germania anticipa l'obiettivo della neutralità climatica, che dovrebbe raggiungere cinque anni prima dell'Ue, nel 2045 invece che nel 2050. E’ la risposta del governo federale alla sentenza della Corte costituzionale che aveva bocciato i target clima nazionali perché non essendo proporzionati e distribuiti equamente nel tempo avrebbero messo a rischio i diritti delle future generazioni.
La proposta di Berlino aumenta anche il target al 2030, con una riduzione di emissioni del 65% rispetto ai livelli del 1990. L'obiettivo precedente era allineato a quello Ue, il 55%. Per contribuire a finanziare la trasformazione, il ministero federale dell'Economia ha proposto di istituire un fondo privato che sarebbe in grado di contrarre debiti senza gravare sui conti dello Stato, violando così i limiti costituzionali al prestito.
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