Il guanto di sfida a Cina e Usa è lanciato. La Commissione Ue ha annunciato nuove alleanze industriali su microchip e tecnologia e dati cloud con l'intenzione di ridurre la sua dipendenza dai Paesi terzi nei settori strategici e stimolare l'industria del Continente. "Queste alleanze sono fondamentalmente strategie industriali per i diversi prodotti", ha detto il commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, presentando l'aggiornamento della politica industriale Ue.
A oltre un anno dallo scoppio della pandemia, Bruxelles si è accorta delle proprie carenze, a volte "inaspettate", soprattutto nei semiconduttori, a causa delle tensioni geopolitiche. Ma non solo. Secondo un'analisi delle principali dipendenze strategiche che la Commissione ha pubblicato insieme alla sua strategia aggiornata, il Continente si trova a dover "affrontare alcune sfide rispetto ai suoi concorrenti internazionali su molte tecnologie tra cui AI, big data, cloud, cybersecurity, biotech industriale, robotica e micro elettronica (compresi i semiconduttori)". Nel documento si mette in evidenza come l'Ue stia perdendo terreno rispetto alla Cina, che sta depositando più brevetti per le nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale. Senza contare che le società di cloud cinesi stanno anche iniziando a "investire massicciamente" e ad espandere la loro presenza a livello internazionale.
Il momento è quindi maturo per un'azione europea, ha spiegato Breton, indaffarato con operatori del settore, sia all'interno che all'esterno dell'Europa, e governi nazionali per elaborare un piano capace di dare lustro all'indsutria dei mircochip Ue. E allora un'allenza nel settore sarà probabilemente lanciata prima dell'estate, hanno riferito alcuni funzionari europei.
Per quanto riguarda il cloud, i legislatori Ue, in particolare a Berlino, lamentano da anni la dipendenza dell'Europa dai giganti del tech made in Usa, da Amazon a Microsoft e Google. Una tesi confermata anche dall'analisi della Commissione Ue, che rileva che le infrastrutture di cloud pubblico sono state "in gran parte oscurate dagli attori statunitensi", sollevando preoccupazioni sul "controllo sui dati personali e non personali strategici e sensibili" nell'Unione. Una delle linee d'azione su cui si muove Bruxelles è riappropriarsi del controllo del settore attraverso la piattaforma Gaia-X. La Commissione monitorerà anche la dipendenza delle sue industrie dalle nuove tecnologie in un nuovo Osservatorio europeo delle tecnologie critiche annunciato a febbraio.
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