Francia, Germania e Paesi Bassi uniscono le forze e fanno appello alla Commissione europea affinché inasprisca i controlli sulle acquisizioni e le fusioni dei giganti del digitale come Google e Facebook. In un documento congiunto, i ministri dell'Economia dei tre Paesi, Bruno Le Maire, Peter Altmaier e Mona Keijzer, chiedono a Bruxelles di "rafforzare e accelerare il controllo delle fusioni", in particolare quando si tratta di "strategie che consistono nell'acquistare sistematicamente aziende nascenti per soffocare la concorrenza".
Il Digital Markets Act (Dma), lo strumento per regolare la concorrenza nel settore digitale presentato a dicembre scorso dalla Commissione Ue e ora al vaglio del Parlamento europeo, "manca di ambizione in questo contesto" e Parigi, Berlino e Amsterdam chiedono "ulteriori iniziative". Tra queste, "stabilire soglie chiare e legalmente certe" per l'avvio di indagini "sulle acquisizioni" da parte delle Big Tech "di aziende con un fatturato relativamente basso ma di alto valore". Fu il caso, per esempio, di Facebook e WhatsApp nel 2014.
Le tre capitali chiedono poi una "cooperazione rapida e proattiva" tra i Paesi dell'Ue e Bruxelles per l'applicazione delle nuove norme e si danno l'obiettivo di concludere i negoziati Ue all'inizio del 2022. "Il Dma è un elemento cruciale e un primo passo nella giusta direzione ma non può essere il punto finale", concludono, sottolineando che "è urgente intraprendere ulteriori azioni per la modernizzazione del diritto europeo della concorrenza".
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