Le società europee devono correre se vogliono colmare il ritardo accumulato rispetto alle loro controparti americane e cinesi nelle tecnologie dell'intelligenza artificiale e blockchain: ogni anno l'Europa registra un divario di 5-10 miliardi di euro di investimenti azionari da Usa e Cina. E' quanto rileva la Banca europea degli investimenti (Bei) in uno studio prodotto per la Commissione europea.
Gli Stati Uniti e la Cina insieme rappresentano oltre l'80% dei 25 miliardi di euro di investimenti azionari annui nelle due tecnologie innovative, mentre l'Ue raggiunge soltanto il 7% dell'importo, pari a circa 1,75 miliardi di euro investiti. Guardando al 2019, le Pmi del settore in Ue sono riuscite a raccogliere 1,9 miliardi di euro sui mercati, quasi niente rispetto ai 17,9 miliardi di euro raccolti dalle controparti americane. Le aziende cinesi hanno invece raccolto 4,5 miliardi di euro.
"Le aziende e i governi in Europa stanno sostanzialmente sotto-investendo nell'intelligenza artificiale e nella blockchain rispetto ad altre aree leader ed è diventato chiaro che l'Ue fatica a tradurre la sua eccellenza scientifica in applicazioni aziendali e successo economico", sottolinea la Bei, che individua nella mancanza di venture capitalist la causa principale del deficit e fa appello alla promozione di un ecosistema dell'innovazione europeo integrato.
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