Il Consiglio Ue ha approvato il proprio orientamento generale sul regolamento per il cielo unico europeo, con disposizioni che vedono la protezione ambientale diventare settore essenziale di prestazione, in linea con il Green Deal europeo. In altre parole, le considerazioni ambientali e la sicurezza dovrebbero essere prioritarie nella pianificazione e valutazione delle prestazioni dei fornitori di servizi di navigazione aerea. Ora il Consiglio dovrà negoziare un nuovo testo con l’Europarlamento e la Commissione.
Dal punto di vista del Green Deal, gli Stati membri hanno però mostrato meno ambizione rispetto all’Agenzia Ue per la sicurezza aerea (Aesa) e al network Eurocontrol (che include fornitori di servizi, utenti dello spazio aereo civile e militare, aeroporti e produttori di aeromobili). Nei giorni precedenti la decisione del Consiglio i due organismi hanno pubblicato un documento con cinque proposte per allineare al Green Deal la riforma delle norme del cielo unico europeo.
Le proposte sono: adottare target di riduzione delle emissioni di CO2 e del livello di inquinamento acustico e atmosferico del settore dell'aviazione; stabilire obiettivi di prestazione per i fornitori di servizi di navigazione aerea (opzione presente nella riforma ma depotenziata dal Consiglio); tariffazione del Cielo Unico Europeo per incentivare l'uso di traiettorie di volo efficienti; digitalizzazione del settore; un sistema unico di monitoraggio e comunicazione, sotto la supervisione della Commissione Europea.
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