Nelle prossime settimane la Commissione Ue pubblicherà linee guida su come le aziende produttrici di microchip possono unirsi in un'alleanza industriale. Lo ha detto il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, a margine di una visita al principale centro di ricerca per i semiconduttori in Belgio, Imec, a Leuven.
Nelle intenzioni di Bruxelles c'è il lancio di un'alleanza industriale che unisca progettisti di chip come Infineon, STMicro e NXP, il gigante della stampa dei chip ASML e gli istituti di ricerca come Imec, CEA-Leti e Fraunhofer. La cooperazione avrebbe dovuto partire già a marzo o aprile ma negli ultimi mesi l'Unione è rimasta indietro. Le aziende coinvolte nelle discussioni stanno definendo i termini, ovvero le regole interne che determinerebbero come il settore elaborerà piani e investimenti congiunti, nonché come tratterebbe giganti di chip stranieri come il taiwanese TSMC, il coreano Samsung e l'americano Intel. "Siamo un continente aperto. Diamo il benvenuto a chiunque, ma alle nostre condizioni. E queste condizioni le stiamo creando attraverso l'alleanza", ha precisato Breton.
Nel frattempo, Washington ha dato il via libera in settimana al 'Chips Act' stanziando 52 miliardi di dollari per la produzione nazionale di chip. Anche altri Paesi, tra cui la Cina, stanno investendo pesantemente poiché la recente carenza globale di chip ha sottolineato la necessità di espandere la produzione nei prossimi anni in modo massiccio. "Gli Stati Uniti hanno bisogno dell'Europa. La Cina ha bisogno dell'Europa. Taiwan ha bisogno dell'Europa. La Corea ha bisogno dell'Europa… Senza l'Europa, nessuna fabbrica può produrre chip al di sotto dei 10 nanometri nel mondo. Impossibile", ha chiosato Breton.
A inizio settimana la cancelliera tedesca Angela Merkel aveva messo in guardia proprio sulla carenza di semiconduttori nel Continente, che durante la pandemia ha messo in ginocchio case automobilistiche, tra cui Volkswagen, Daimler e BMW, e interrotto la fornitura di elettronica di consumo come laptop e televisori. "I colli di bottiglia nel mercato dei semiconduttori stanno rendendo più difficile la ripresa economica dopo la crisi della corona", ha detto Merkel all'apertura di una nuova fabbrica di microchip di Bosch da 1 miliardo di euro a Dresda, sottolineando la necessità di interrogarsi su "cosa possiamo fare per diventare più resilienti in caso di crisi e problemi di approvvigionamento". "Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è che la Germania e l'Europa aumentino la loro quota di mercato mondiale e raggiungano la concorrenza in Asia e negli Stati Uniti. In passato, il petrolio era considerato l'elisir di lunga vita per un'economia nazionale, e oggi dipendiamo più urgentemente che mai dai semiconduttori".
Dopo la pubblicazione delle linee guida per l'alleanza, Bruxelles intende aprire un invito alle aziende per l'adesione. L'alleanza dovrebbe poi partire ufficialmente dopo l'estate.
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