"Dobbiamo costruire un ecosistema europeo più forte, gli imprenditori devono spronare i governi a essere più efficienti, soprattutto di fronte ai loro concorrenti americani e cinesi". L'appello, volto a promuovere l'emergere di gitanti del tech tutti made in Ue, è stato lanciato dal presidente francese Emmanuel Macron davanti un centinaio di investitori e imprenditori digitali francesi ed europei e dieci ministri europei alla conferenza 'Scale-Up Europe'. Nelle sue ambizioni, in Europa dovrebbero consolidarsi "10 aziende da 100 miliardi di euro per il 2030".
Nel corso della prossima presidenza francese dell'Unione europea, che scatterà il primo gennaio 2022, Macron ha promesso che Parigi lavorerà a un "visto tecnologico europeo" per attirare talenti stranieri, un mercato degli investimenti unificato e la mobilitazione verso l'innovazione dei grandi investitori istituzionali.
Nel 2020 la Francia è stata davanti alla Germania per la raccolta fondi legati all'innovazione, con più di venti operazioni sopra i 50 milioni di euro, stabilendo "un record di 5,4 miliardi di euro nel 2020, che sarà ampiamente battuto nel 2021", ha sottolineato il capo dello Stato, precisando che "l'obiettivo non è che gli imprenditori diventino miliardari", bensì che il settore possa crescere, perché le start-up di Next 40 e French Tech 120, le start-up francesi più promettenti, "rappresentano 160mila posti di lavoro diretti e indiretti", una cifra destinata a toccare quota "200mila nel 2025" con Innovafeed, Doctolib o BackMarket.
L'Europa non ha ancora colossi tecnologici come in Cina o negli Usa, aziende che valgono 100 o 200 miliardi di dollari, nota l'Eliseo, che spera che entro il 2025 ci sia una start-up al Cac 40.
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