C’è un “ampio grado di disparità tra gli Stati membri nell’attuazione della direttiva sulla performance energetica degli edifici” nella parte che stabilisce che dal 2021 tutti i nuovi edifici costruiti nell’Ue devono essere a energia quasi zero (nZEB). Emerge da un policy briefing del Buildings Performance Institute Europe (Bpie), il think tank europeo specializzato nelle prestazioni energetiche degli edifici.
Secondo lo studio, nella nuova legislazione in preparazione la Commissione europea dovrebbe armonizzare la metodologia per stabilire i requisiti nZEB tra gli Stati membri e dovrebbe introdurre un nuovo standard, secondo cui che tutti i nuovi edifici costruiti a partire dal 1 gennaio 2030 devono essere a emissioni zero durante tutto il ciclo di vita. Dal canto loro, gli Stati dovrebbero migliorare la trasparenza e la disponibilità delle informazioni sulle prestazioni energetiche e sui requisiti e sui valori delle energie rinnovabili per i nuovi edifici.
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