A due settimane dalla presentazione del primo pacchetto clima dell’Ue, circola a Bruxelles una bozza della riforma del mercato della CO2 Ue-Ets, uno dei testi legislativi principali tra i dodici che saranno messi sul tavolo dalla Commissione europea. Mancano dettagli essenziali, come il nuovo target di riduzione 2030 delle emissioni per i settori coperti dal mercato della CO2 e il fattore di correzione lineare. Ma alcuni dettagli vengono chiariti. ANSA ha potuto prendere visione del documento, ecco una sintesi delle modifiche previste all'attuale legislazione.
- L'estensione del sistema Ets ai trasporti marittimi, richiesta dai leader dei Ventisette in luglio, coprirà l'ambito geografico più vasto, cioè i trasporti nell'Ue, i viaggi internazionali verso l'Ue e gli attracchi a un porto Ue.
- Gli Stati membri devono utilizzare tutti i proventi delle aste per i permessi Ets per scopi legati al clima e almeno la metà (50%) per le famiglie a basso reddito. Questo terrebbe conto anche delle quote aggiuntive, che la Commissione stima in 20-30 miliardi l'anno solo per il settore trasporti. Inoltre, per affrontare gli effetti distributivi e sociali della transizione, la proposta prevede la vendita all'asta di un ulteriore 2% del massimale per finanziare la transizione energetica degli Stati membri con un Pil pro-capite inferiore a una percentuale ancora non nota della media Ue nel 2016 -2018, attraverso il Fondo per la modernizzazione.
- L'assegnazione gratuita delle quote sarà subordinata agli sforzi di decarbonizzazione al fine di incentivare l'adozione di tecnologie a basse emissioni di carbonio.
- La tassa per la CO2 alle frontiere "è una misura alternativa per mitigare i rischi di delocalizzazione", pertanto "i settori ei sottosettori coperti da tale misura non dovrebbero pertanto ricevere quote gratuite".
- La Commissione vuole incentivare i contratti per differenza sul prezzo del carbonio, meccanismo simile a quello in uso per le aste delle rinnovabili per attenuare le oscillazioni dei prezzi.
- Si incoraggia l'utilizzo di tutte le soluzioni tecnologiche per ridurre le emissioni, compresa la cattura e l'utilizzo del carbonio. Di conseguenza, la proposta stabilisce che non ci saranno obblighi di restituzione per le quote della CO2 che finisce per rimanere chimicamente legate in modo permanente in un prodotto, in modo che non entri nell'atmosfera durante il normale utilizzo.
- Le regole di assegnazione delle quote gratuite sono modificate per sostenere la decarbonizzazione delle industrie ad alta intensità energetica mediante l'adozione di tecnologie innovative. L'attuale sistema finisce per scoraggiare gli investimenti in tecnologie efficienti appena al di sotto del benchmark. La Commissione propone misure per correggere questo aspetto.
- Dal 2025 parte un Ets separato per trasporto su gomma ed edifici. L’auspicio è che sia funzionante dal 2026. Il nuovo sistema regolamenterà l'immissione al consumo (quindi gli operatori, non i consumatori) di combustibili che vengono utilizzati per nei settori dell'edilizia e dell'autotrasporto. Il tetto di emissione per il nuovo sistema sarà fissato a partire dal 2026 (riduzione lineare dal 2024).
- Per garantire sin dall'inizio la stabilità del mercato nei nuovi settori e visto che non sono previste quote gratuite, una certa quantità di quote sarà anticipata e nascerà una riserva di stabilità settoriale. Sono anche previste misure per affrontare il potenziale rischio di eccessiva volatilità dei prezzi.
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