BRUXELLES - Il modello di business wholesale only nelle tlc è una delle soluzioni vincenti per spingere lo sviluppo delle reti in fibra in Europa e Italia, dove l'attività di Open Fiber ha messo in luce "l'attrattività" di questo tipo di operatori sotto diversi profili, dalla concorrenza al minor rischio per gli investitori. E' quanto emerge da un rapporto di FTTH Council Europe presentato a Bruxelles in occasione di un workshop dedicato.
L'analisi fornisce un quadro aggiornato sui diversi modelli di business utilizzati in vari Paesi europei per la realizzazione di nuove reti in fibra, con un focus sugli aspetti che li rendono attraenti per gli investitori impegnati nell'espansione delle coperture su larga scala. Tra gli operatori descritti, Open Fiber è l'unico italiano. Come indicato nel report, a marzo 2021 aveva collegato oltre 11 milioni di abitazioni, di cui oltre 3,5 milioni nelle aree bianche. Numeri che lo rendono il maggior operatore wholesale-only a livello europeo, forte della terza rete interamente in fibra (FTTH) per estensione dietro agli ex-monopolisti Telefonica e Orange.
Tra i fattori di successo del suo modello, nel rapporto si rileva "la capacità di sottoscrivere numerosi accordi a livello wholesale, facilitati dal fatto che Open Fiber non compete sul mercato dei servizi al consumatore, fornendo accesso wholesale alla sua rete a tutti i retailers interessati". Le migliori prospettive di de-risking finanziario per gli investitori dipendono inoltre "dall'aumento dei ricavi atteso con il procedere della migrazione dalle reti in rame a quelle in fibra".
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