La decisione dell’Ue di prolungare i meccanismi di protezione per l’acciaio europeo rischia di aumentare i costi per i produttori di parchi eolici. E’ la posizione dell’associazione di categoria Wind Europe, che sottolinea come le misure di salvaguardia dell'acciaio, che proteggono i produttori europei dalle tensioni commerciali tra Usa e Cina, finiscano per incidere su due categorie di prodotti di grande importanza per l’industria eolica Ue: le lamiere pesanti utilizzate nella fabbricazione delle torri eoliche e alcune componenti utilizzate nei motori.
Le decisioni dell'Ue di prorogare le misure di tre anni (anziché uno come già accaduto in passato) e di sottoporre i volumi delle quote a un aumento annuo del 3% "sollevano – si legge in una nota dell’associazione – seri interrogativi sul suo impegno strategico per la sostenibilità economica degli utilizzatori di acciaio come l'industria eolica europea".
Anche perché, aggiunge la nota, oltre all'acciaio, sono in forte aumento anche i prezzi delle resine di rame, della fibra di vetro e della fibra di carbonio. Lo stesso per i costi di spedizione, "che mettono sotto pressione le catene di approvvigionamento globali su cui si basa l'industria eolica europea".
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