Il regolamento ReFuel Maritime contribuisce, insieme alla riforma dell'Ets e alla nuova direttiva sulla tassazione dell'energia, ad aumentare la pressione sugli operatori marittimi per ridurre le emissioni delle navi di dimensioni superiori a 50 tonnellate di stazza lorda.
La proposta stabilisce limiti all'intensità dei gas a effetto serra dell'energia utilizzata a bordo. Gli obiettivi sono determinati rispetto a un valore di riferimento che riflette l'intensità media dei gas serra della flotta dell'energia utilizzata a bordo dalle navi nel 2020 e ridotti progressivamente dal 2% entro il 2025 al 75% entro il 2050.
Il regolamento tiene conto di tutti i combustibili rinnovabili e a basse emissioni utilizzabili nel trasporto marittimo, come i biocarburanti liquidi, gli e-liquid, il gas decarbonizzato (compresi bio-GNL ed e-gas), l'idrogeno decarbonizzato e i combustibili derivati dall'idrogeno decarbonizzato (inclusi metanolo e ammoniaca), così come l'elettricità. Inoltre, la proposta prevede che le navi passeggeri e le navi portacontainer all'attracco dovranno utilizzare l'alimentazione a terra a meno che non possano dimostrare l'uso di un'altra tecnologia a emissioni zero.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA