Gli Stati membri dovranno rinnovare annualmente almeno il 3% della superficie totale di tutti gli edifici pubblici e aumentare l'uso di energia rinnovabile per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici di +1,1 punti percentuali ogni anno, fino al 2030. Sono due esempi degli emendamenti che la Commissione propone per la Direttiva Rinnovabili e la Direttiva efficienza energetica.
Bruxelles vuole incrementare il target del 32% fissato nel 2018 al 40% di rinnovabili nel mix energetico, propone mete settoriali per trasporti ed edifici e rende più stringenti i criteri per la definizione di bioenergia. Gli Stati dovranno seguire, aumentando i loro obiettivi nazionali.
Le modifiche alla Direttiva sull'efficienza energetica, se accettate da Europarlamento e Consiglio Ue, imporrebbero agli Stati membri di garantire collettivamente che il consumo energetico sia ridotto di almeno il 9% entro il 2030 rispetto allo scenario di riferimento del 2020.
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