Inadeguato e iniquo. Così le organizzazioni ambientaliste europee bollano il pacchetto per il clima della Commissione Ue. "E' come tentare di scalare una montagna senza corda. Il pacchetto aiuterà l'Ue a raggiungere i suoi obiettivi, ma è lontano da ciò che la scienza richiede: tutti gli obiettivi – dal sistema di scambio di quote di emissione al settore dell'uso del suolo – devono essere aumentati", dice Imke Lubbeke del Wwf Europa.
"L'intero pacchetto si basa su un obiettivo troppo basso, che non regge la scienza e non fermerà la distruzione dei sistemi di supporto vitale del nostro pianeta", ha affermato il direttore di Greenpeace Europa, Jorgo Riss. Le proposte sono "adeguate alle necessità del nostro pianeta e ingiuste nei confronti della società – afferma Barbara Mariani dello European Environmental Bureau – l'industria dei combustibili trasferirà i costi di emissione per gli edifici e i trasporti ai cittadini e continuerà a realizzare immensi profitti".
Fuori dal coro Transport & Environment, che si focalizza sull’annuncio dello stop alle auto nuove a benzina e diesel dal 2035. "E' un punto di svolta per l'industria automobilistica e una buona notizia per gli automobilisti – ha dichiarato il direttore di T&E William Todts – le nuove regole dell'Ue democratizzeranno le auto elettriche e daranno un forte impulso alla ricarica, il che significa che le auto pulite saranno presto accessibili e facili da caricare per milioni di europei".
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