Nonostante l'inverno rigido e i venti più deboli in tutta Europa, nel primo trimestre 2021 la quota delle rinnovabili è riuscita a raggiungere il 38%, superando i combustibili fossili (35%) come nell'ultimo trimestre del 2020. La presenza delle rinnovabili nel mix è stata supportata da un aumento dell'11% della produzione idroelettrica (+11 TWh), 7% di biomasse (+2 TWh) e solare (+1 TWh) su base annua.
E' quanto emerge dal rapporto trimestrale sul mercato dell'elettricità della Commissione europea, che nota come nei primi tre mesi dell'anno i consumi di elettricità siano arrivati vicino ai livelli pre-pandemia, nonostante restrizioni in un'ampia gamma di attività economiche e sociali.
Il rapporto trimestrale sul mercato del gas pone l'enfasi sulle conseguenze dei picchi di domanda in Asia. L'incremento di gennaio ha avuto notevoli ripercussioni in Europa, con l'impatto sul commercio di GNL e una successiva impennata dei prezzi spot all'ingrosso europei. "Questo impatto serve a illustrare la natura globalizzata dei mercati del gas naturale – è l’analisi del rapporto – e ricorda all'Europa che i mercati asiatici possono influenzare rapidamente e in modo significativo i prezzi degli hub europei".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA