Le nuove disposizioni proposte dalla Commissione Ue per il settore dell'aviazione potrebbero far salire i prezzi dei biglietti. "E' possibile anche se la differenza potrebbe essere minima e tutto sarà molto graduale". Lo dice all'Ansa Matteo Mirolo, esperto di aviazione sostenibile della Ong Transport & Environment. Mirolo ha trasformato in lavoro la sua passione per il volo. Sta anche per prendere un brevetto da pilota privato.
"La nostra non è una battaglia ideologica contro l'aviazione, l'accesso di tutti ai viaggi in aereo è importante – spiega – ma se nel costo del viaggio non includi anche l'impatto ambientale non ci sarà mai incentivo a diventare più sostenibili". "Per esempio – racconta Mirolo – solo utilizzando l'elettricità nelle fasi prima del decollo e dopo l'atterraggio, con la tecnologia dell'e-taxiing, si taglierebbero le emissioni del 5%, la tecnologia è già pronta, ma non si applica perché il kerosene costa troppo poco".
"T&E – continua Mirolo – è delusa dalle nuove disposizioni nell'Ets", che prevedono la fine graduale delle quote gratuite per l'aviazione "perché toccheranno solo i voli nello Spazio economico europeo, mentre il grosso delle emissioni vengono da quelli intercontinentali". Stesso discorso per la fine delle esenzioni fiscali, prevista dalla nuova direttiva sulla tassazione dell'energia. "E' un passo importante – risponde Mirolo – ma copre il kerosene dei voli intra-Ue, cioè solo il 37% delle vendite di carburante, e prevede un periodo di transizione di 10 anni prima che le nuove aliquote entrino a regime".
Soddisfazione, invece per i target di miscelazione dell'e-kerosene, carburanti composti da idrogeno verde e CO2. "Si rinuncia ai biofuel da colture e si punta a quello che può essere il carburante del futuro, le due disposizioni sono molto positive", conclude Mirolo.
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