La Commissione europea ha adottato il quadro di riferimento per le obbligazioni verdi (green bond) del NextGenerationEU. La prima emissione di green bond targati Ue avverrà a ottobre e la Commissione è ottimista cirda la possibilità di poter raggiungere i 250 miliardi di euro, ovvero il 30% dell'emissione totale di NextGenerationEU. Il quadro per le obbligazioni verdi garantisce agli investitori che i fondi raccolti saranno destinati a progetti davvero verdi e che la Commissione riferirà sull'impatto ambientale di tali progetti.
Questi bond fanno riferimento a criteri che sono diversi da quelli della tassonomia delle attività economiche sostenibili, il cui tavolo è ancora aperto. Si basano sull’incrocio dello standard della International Capital Market Association (ICMA) e l'Appendice VI del regolamento sul Recovery and Resilience Facility, che definisce i progetti sostenibili finanziabili. Il risultato è che i green bond del fondo per la ripresa non finanzieranno il nucleare, come tutti i fondi del Recovery, e il gas, che invece può essere sovvenzionato dai fondi Recovery limitatamente a impianti che sostituiscano il carbone. Il ruolo dell'energia prodotta dall'atomo e dal gas naturale più in generale nel raggiungimento dei target clima al 2030 e al 2050 è tutt'ora oggetto di discussione a livello Ue.
Detto in altre parole, nel 37% dei fondi per la ripresa che gli Stati devono destinare ai progetti verdi nell'ambito entrano progetti gas per la transizione, che però non si qualificano per i green bond.
"Se, come intende, l'Ue emetterà fino a 250 miliardi di euro in obbligazioni verdi entro la fine del 2026, diventerà il più grande emittente di obbligazioni verdi al mondo", ha dichiarato il Commissario Ue al bilancio Johannes Hahn. Come annunciato all'inizio dell'anno, la Commissione ha confermato l'intenzione di emettere quest'anno un totale di circa 80 miliardi di euro obbligazioni a lungo termine, che integrerà con l'emissione di decine di miliardi di euro di titoli di debito Ue a breve termine. Questi titoli di debito saranno offerti esclusivamente in asta, la prima prevista per il 15 settembre. La Commissione organizzerà generalmente due aste al mese per i titoli di debito dell'Ue, ogni primo e terzo mercoledì del mese.
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