Prosegue il lavoro di limatura della proposta di legge al Digital Services Act (Dsa), la proposta di legge della Commissione Ue indirizzata alle Big Tech come Facebook e Google per attuare un giro di vite sulla condivisione di contenuti illegali. La presidenza di turno Ue della Slovenia ha introdotto nuovi requisiti per obbligare le piattaforme online ad informare i propri utenti se decidono di limitare la visibilità dei propri contenuti, secondo documenti visti dall'ANSA.
Nel documento la presidenza di turno dell'Ue slovena propone che le piattaforme facciano sapere agli utenti perché hanno limitato la visibilità del loro contenuto o le sue entrate pubblicitarie e presentino opzioni agli utenti interessati se vogliono contestare la decisione. "La restrizione della visibilità può consistere nella retrocessione nel ranking o nei sistemi di raccomandazione, nonché nella limitazione dell'accessibilità da parte di uno o più destinatari del servizio, compreso lo 'shadow banning'. La monetizzazione tramite entrate pubblicitarie dei contenuti forniti dal destinatario del servizio può essere limitata sospendendo o terminando il pagamento monetario o le entrate associate a quel contenuto", si legge nel testo.
Il documento sarà discusso la prossima settimana dagli Stati membri che dovranno concordare una posizione comune prima di negoziare con l'Europarlamento per finalizzarlo.
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