Un invito agli Usa ad aumentare i finanziamenti del fondo per il clima per i paesi poveri, e alla Cina a ridurre le emissioni entro la metà del decennio. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha utilizzato due passaggi del suo discorso sullo Stato dell'Unione europea per inviare ai partner un messaggio chiaro in vista della COP26 di Glasgow, in programma a novembre: l'Ue sta facendo la sua parte ed è disposta a fare anche di più, ma gli altri grandi emettitori devono fare lo stesso.
"Gli obiettivi fissati dal presidente Xi per la Cina sono incoraggianti – ha detto von der Leyen davanti alla plenaria dell'Europarlamento – ma invitiamo le autorità cinesi a precisare in che modo il paese li raggiungerà". "Il mondo intero – ha aggiunto – sarà sollevato se dimostreranno di poter iniziare a ridurre le emissioni entro la metà del decennio e abbandonare il carbone, sia all'interno del loro paese che all'esterno".
Ce n'è anche per gli Usa. Von der Leyen cita una delle questioni che si annunciano tra le più divisive della COP, cioè il fondo per il clima che prevede un travaso di 100 miliardi l'anno dai paesi ricchi ai paesi a basso reddito. "Noi terremo fede al nostro impegno – ha detto von der Leyen – Team Europa contribuisce con 25 miliardi di dollari all'anno. Ma vi sono altri che sono ancora lontani dal raggiungimento dell'obiettivo globale. Colmare questa lacuna aumenterà le possibilità di successo a Glasgow".
L'Ue, ha precisato la numero uno della Commissione, è pronta ad aumentare i finanziamenti "di quattro miliardi di euro fino al 2027, ma ci aspettiamo che anche gli Stati Uniti e i nostri partner intensifichino i loro sforzi". "La risoluzione del problema del deficit di finanziamento per il clima, raggiunta insieme dagli Stati Uniti e dall'Ue – è l’appello di von der Leyen a Washington – rappresenterebbe un segnale forte per la leadership mondiale per il clima. È tempo di agire".
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