No all’estensione del sistema Ets ai trasporti su gomma, sì a limiti di emissione per le auto più stringenti, con l’anticipo di 5 anni – dal 2035 al 2030 – del divieto di vendita dei veicoli nuovi benzina e diesel. Sono le istanze che l’associazione europea di categoria per l’elettromobilità, Avere, intende promuovere nel dibattito sul pacchetto clima dell’Ue, presentate in una conferenza stampa alla presenza di giornalisti europei.
Avere chiede anche il ripristino dei moltiplicatori, che nell'attuale Direttiva rinnovabili premiano le fonti più efficienti e che sono stati eliminati nella nuova normativa, proposta dalla Commissione europea nel pacchetto clima di luglio. Con le regole in vigore il settore dei trasporti è soggetto a un sub-target dedicato di almeno il 14% di energia rinnovabile (come quota dell'energia totale utilizzata). Il conteggio di alcuni vettori energetici verso questo obiettivo è stato sostenuto dai cosiddetti moltiplicatori.
Nell'ambito della nuova proposta di Direttiva, il target per il trasporto è stato trasformato in un obiettivo di riduzione dell'intensità dei gas serra di almeno il 13% entro il 2030 e i moltiplicatori sono stati eliminati. L'analisi di Avere è ancora in corso, ma dai risultati preliminari emerge che eliminando i moltiplicatori si dà più spazio a rinnovabili meno efficienti dell'elettricità. Per fare un esempio, i biocarburanti riceverebbero quattro volte il sostegno per km percorso rispetto all'elettricità rinnovabile.
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