Martedì sera la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen dovrebbe avere un primo confronto con i leader Ue sul tema del caro prezzi dell'energia. Potrebbe slittare quindi la presentazione del vademecum della Commissione europea sulle misure a disposizione degli Stati per rispondere agli aumenti. Secondo fonti Ue, von der Leyen intende cercare di capire cosa si attendono i leader, che incontrerà in occasione della cena del vertice sui Balcani occidentali a Brdo, in Slovenia.
Poi la Commissione presenterà una Comunicazione sul tema, che sarà discusso più approfonditamente dai leader europei nel vertice del 21 e 22 ottobre. Lo ha ufficializzato Barend Leyts, portavoce del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. "A breve termine - ha detto Leyts - dobbiamo concentrarci sulle preoccupazioni immediate per le nostre famiglie, l'industria e le Pmi - questa è, in primo luogo, responsabilità degli Stati membri, ma dobbiamo discutere su come l'Ue può aiutare". "La Commissione ha annunciato una comunicazione in merito - ha aggiunto - e il punto sarà discusso dagli Stati membri nella preparazione del Consiglio europeo".
Fino a ora l'Esecutivo Ue ha sempre suggerito che ai paesi membri avrebbe presentato delle linee guida per ricordare quali sobi gli strumenti a loro disposizione per affrontare il caro prezzi. E che, secondo le regole in vigore, per ridurre gli aumenti possono utilizzare la metà dei proventi delle aste dei permessi CO2, agire sull'Iva e le accise e anche fissare i prezzi, anche se questo solo entro certi limiti.
La Spagna e l'Italia, però, chiedono un impegno più concreto dell'Ue. Madrid ha condiviso con gli altri paesi e la Commissione un documento sui contratti unificati per gli acquisti di gas. L'idea è sostenuta dall'Italia, che rilancia: l'Europa dovrebbe "fare passi in avanti, non solo sugli acquisti ma anche sugli stoccaggi di gas", ha detto il sottosegretario agli affari europei Vincenzo Amendola parlando al consiglio Ue competitività. Roma vorrebbe insomma riserve comuni, cui attingere "non solo in questa congiuntura ma in generali nelle fasi di emergenza", ha spiegato Amendola.
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