I mercati globali del gas naturale liquefatto (Gnl) "hanno avuto un impatto significativo sui prezzi all'ingrosso europei, trainati principalmente dalla domanda di Gnl in Asia e dalla lenta ripresa dell'offerta presso diversi grandi produttori". E' l'analisi contenuta nel rapporto periodico della Commissione europea sul mercato del gas, che si riferisce al secondo trimestre del 2021.
Gli squilibri nel mercato sono quindi di "natura globale", indica il documento. E partono da lontano, ci sarebbe da aggiungere. Se la vera impennata che ha causato le difficoltà osservate sui mercati energetici dell'Ue questo autunno è arrivata solo nel terzo trimestre dell’anno, già "alla fine di giugno 2021 il tasso medio di riempimento degli stoccaggi di gas dell'Ue era solo del 48%, il più basso in un decennio in questo periodo dell'anno e in calo di 33 punti percentuali rispetto al 2020”, indica il report, che analizza le varie cause del picco dei prezzi in Europa, incluso il comportamento "del fornitore russo" che si è dimostrato poco flessibile e la "rigidità del mercato nei mesi estivi".
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