La Banca europea per gli investimenti (Bei) triplicherà i finanziamenti per progetti di adattamento ai cambiamenti climatici tra il 2021 e il 2025, passando dal 5 al 15% delle risorse che la Bei riserva all'azione climatica. In cifre, si andrebbe dagli 1,2 miliardi del 2015-2020 a (stime della Bei) a una cifra compresa tra 3,6 a 4,2 miliardi.
Il piano per l'adattamento è uno dei due "biglietti da visita" della Bei per la COP26 di Glasgow. L'altro è uno scrutinio più severo per i contraenti dei prestiti. Già dal 2021, tutti i progetti approvati da Bei devono essere allineati all’Accordo di Parigi. Dal 2022 chi vuole accedere a un prestito Bei dovrà presentare la sua agenda per la decarbonizzazione, e non potrà ottenerlo se continua a investire in attività non allineate all’Accordo di Parigi. A trovarsi in difficoltà potrebbero essere una cinquantina di società l’anno, secondo le stime Bei. "Non vogliamo escludere, ma includere – ha precisato il presidente della Bei Werner Hoyer – infatti offriremo assistenza tecnica alle nostre controparti per preparare piani per il clima credibili".
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