Gli oleodotti e i gasdotti europei possono trasportare CO2 e idrogeno in modo efficiente in termini di costi. Sono le conclusioni di uno studio condotto dalla consultancy norvegese Carbon Limits su commissione di un gruppo di associazioni dell'industria del gas, e della raffinazione, tra cui l’Associazione internazionale dei produttori di gas e petrolio (Iogp) e Gas Infrastructure Europe (Gie).
Lo studio ha analizzato dati su circa 58mila chilometri di gasdotti che rappresentano la metà della lunghezza totale del gasdotto offshore e circa il 30% degli oleodotti e gasdotti su terra ferma. Secondo lo screening di Carbon Limits, il trasporto di CO2 in fase densa è possibile in più della metà delle condotte offshore e in una porzione molto ridotta delle condotte onshore.
La grande maggioranza delle condotte di mare e il 70% di quelle su terra ferma analizzate può essere usata per il trasporto di idrogeno. Lo scopo dello studio è fornire dati sugli aspetti tecnici sui costi in vista della pubblicazione del prossimo pacchetto per la decarbonizzazione del gas e della strategia Ue di rimozione, cattura, uso e stoccaggio del carbonio (CCUS), attesi per dicembre.
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