BRUXELLES - L’intelligenza artificiale (AI) ha un grande potenziale, ma occorrono più tutele per il suo uso in Europa, soprattutto contro i sistemi di "punteggio sociale" adottati per classificare gli individui sulla base dei loro comportamenti. È la posizione del Comitato europeo delle Regioni, che oggi ha approvato il parere dell’olandese Guido Rink (Pse) sull’AI.
I leader locali e regionali individuano diversi rischi e implicazioni per i diritti umani nell'uso della tecnologia, che richiedono maggiore supervisione, anche attraverso il monitoraggio dal basso.
Il parere di Rink deplora l'assenza di riferimenti agli enti locali e regionali nella proposta di regolamento della Commissione europea, nonostante il loro “ruolo essenziale” nell'incoraggiare gli investimenti e nel promuovere la fiducia nella tecnologia.
Inoltre, il parere invita la Commissione a esaminare in modo più approfondito la classificazione dei sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio destinati alle autorità pubbliche e sottolinea l'importanza di regole chiare.
Infine, regioni e città chiedono alla Commissione di fornire finanziamenti per campagne pubbliche per familiarizzare il pubblico con l’IA.
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