I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto l'intesa sul Data Governance Act, la nuova normativa proposta della Commissione Ue volta a promuovere la condivisione dei dati e a creare un ambiente affidabile per facilitarne l'uso a fini di ricerca e per la creazione di nuovi servizi e prodotti innovativi.
La proposta legislativa è stata avanzata dalla Commissione Ue alla fine dello scorso anno con lo scopo di sbloccare i dati del settore pubblico per le imprese, imponendo anche regole sui servizi di condivisione dei dati che scambiano i dati in modo neutrale. Questi servizi dovranno essere inseriti in un registro, con l'obiettivo di rafforzare la fiducia nella condivisione volontaria dei dati. Sono poi previsti nuovi accordi contrattuali per il riutilizzo dei dati del settore pubblico, per i quali la Commissione istituirà anche un apposito registro.
Il disegno di legge fa parte di una più ampia strategia sui dati e corre di pari passo al prossimo nuovo Data Act dell'Ue, che è stato recentemente rinviato.
La regolamentazione dei dati "è indispensabile per lo sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale e fondamentale per la competitività globale dell'Ue nel settore", ha affermato Boštjan Koritnik, ministro della Pubblica amministrazione sloveno che ha guidato i negoziati.
Si attende ora l'ufficializzazione dell'accordo, le regole si applicheranno 15 mesi dopo l'entrata in vigore del pacchetto.
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