La carbon tax alle frontiere (Cbam) è una scelta "legittima" da parte dell'Ue e l’amministrazione americana la sta prendendo in considerazione, "soprattutto se altri paesi non ci seguono sul percorso della decarbonizzazione". Lo ha detto l'Inviato speciale per il clima di Washington, John Kerry, in un'intervista al sito Euractiv a margine di una visita lampo a Bruxelles, dove ha incontrato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il vicepresidente incaricato del Green Deal Frans Timmermans, e Annalena Baerbock, nuova ministra degli esteri tedesca con delega ai negoziati sul clima.
Secondo Kerry, che in precedenza aveva espresso il suo scetticismo sul Cbam, l'efficacia e la accettazione del meccanismo di aggiustamento delle frontiere del carbonio proposto dall'Ue "dipende esattamente da cosa e da come verrebbe attuato e da come includerà un numero sufficiente di soggetti in modo che sia significativo", ma "potrebbe essere uno strumento che non abbiamo altra scelta che utilizzare se altri paesi non saranno abbastanza seri riguardo alla riduzione delle emissioni".
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