Il Parlamento europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo dovrebbe adottare la sua posizione sul Digital Markets Act (Dma), la proposta di legge della Commissione europea per contrastare lo strapotere di mercato delle Big Tech, che si propone di porre fine alle pratiche sleali delle grandi piattaforme online in Ue, prevenendo operazioni che puntano ai monopoli e alla soppressione della competizione. Il voto sarà preceduto da un dibattito a cui con tutta probabilità saranno presenti anche i commissari Ue responsabili, la danese Margrethe Vestager e il francese Thierry Breton.
La scorsa settimana il presidente francese Emmanuel Macron, che guiderà la Ue nel primo semestre del 2022, ha definito il Digital Markets Act (insieme al Digital Services Act) una priorità, confermando l'obiettivo di arrivare a un accordo in Ue il prima possibile, idealmente prima che inizi la campagna elettorale per le elezioni presidenziali francesi. Una volta approvata la posizione del Parlamento Ue, tuttavia, il testo dovrà affrontare lo scoglio del trilogo, il negoziato interistituzionale con gli Stati membri, e il dibattito non si preannuncia tra i più semplici.
Stesso discoso per il Digital Services Act (Dsa), la proposta della Commissione europea 'gemella' del Dma e focalizzata sul funzionamento dei servizi digitali. A livello procedurale, il Dsa è un passo indietro al Parlamento rispetto al Dma poiché deve ancora essere approvato dalla commissione competente, vale a dire la Imco (mercato interno). I deputati voteranno lunedì 13 dicembre in serata 16 emendamenti di compromesso. Secondo fonti vicine al dossier, il testo non dovrebbe incontrare ostacoli e approderà poi al voto della prima plenaria del Parlamento europeo a gennaio, dal 17 al 20.
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