Entro la fine del 2022, la Commissione europea proporrà un quadro normativo per la certificazione delle rimozioni di carbonio, per rafforzare il ruolo che agricoltura, ecosistemi marini e industria nella cattura della CO2 dall'atmosfera. E' l'impegno principale indicato dalla Comunicazione sui "Cicli sostenibili del carbonio".
Il documento, incentrato soprattutto sulla necessità di creare un mercato della CO2 per gli agricoltori, è il riconoscimento che per raggiungere i traguardi climatici il sequestro del carbonio da parte delle foreste non basterà. Bruxelles, si legge nel testo, sosterrà finanziariamente la ricerca e lo sviluppo su tecnologie come il DAC (Direct Air Capture) e il CCUS (Carbon Capture Use and Storage), con l'obiettivo entro il 2028 di creare un sistema in cui ogni tonnellata di CO2 catturata, trasportata, utilizzata e immagazzinata dalle industrie dovrebbe essere segnalata e contabilizzata in base alla sua origine fossile, biogenica o atmosferica.
Entro il 2030, è un altro obiettivo indicato dalla Commissione, almeno il 20% del carbonio utilizzato nei prodotti chimici e di plastica dovrebbe provenire da fonti non fossili, con lo sviluppo di bioedilizia, e le plastiche biodegradabili e compostabili. Infine, entro la fine del decennio, 5Mt di CO2 dovrebbero essere rimossi annualmente dall'atmosfera e stoccati permanentemente.
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