Il governo tedesco sosterrà investimenti per oltre 10 miliardi di euro nell'industria dei microchip del Paese. Lo ha annunciato il ministero dell'Economia e dell'Energia tedesco, precisando che i fondi andranno a favore di 32 progetti del settore "per soddisfare le nostre necessità di microchip e riportare la produzione in Germania e in Europa".
Il piano di investimenti di Berlino fa parte di un primo 'Importante progetto di interesse comune europeo' (IPCEI) a livello Ue attraverso il quale 20 Stati membri distribuiranno decine di miliardi di euro a circa 90 aziende di microchip europee e internazionali, con la benedizione dell'Antitrust Ue, che ha aggiornato le sue regole per permettere più innovazione nel settore.
L'Europa è in competizione con Stati Uniti, Cina, Taiwan, Giappone, Corea del Sud e altre regioni per investire nella tecnologia critica dei microchip. Nei mesi scorsi Intel ha promesso un investimento di almeno 20 miliardi di euro in una nuova fabbrica europea di chip ed è in trattative con diversi paesi sui dettagli. Inizialmente aveva pianificato di annunciare la posizione dell'impianto quest'anno, ma la scorsa settimana ha detto che l'avrebbe annunciata all'inizio del 2022. I 20 governi che partecipano al programma IPCEI hanno presentato le loro proposte alla Commissione.
L'investimento della Germania di 10 miliardi di euro, che include investimenti federali, regionali e privati, dovrebbe essere il più grande schema nazionale nell'ambito del progetto IPCEI. Anche Francia, Italia e altri hanno promesso importanti investimenti nel settore. I funzionari dell'Ue ora esamineranno le proposte per impedire ai sussidi di ostacolare la concorrenza nel settore.
La Commissione, ha affermato il commissario europeo per il Mercato unico, "avvierà un dialogo più approfondito con ciascun Paese partecipante per valutare il merito e la capacità di ciascun progetto". La nuova proposta Ue per lo European Chips Act dovrebbe arrivare tra gennaio e febbraio 2022.
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