Hanno preso il via l'11 gennaio i negoziati interistituzionali (in gergo, triloghi) tra Commissione europea, Consiglio Ue e Parlamento europeo sul Digital Markets Act (Dma), la proposta di legge avanzata da Bruxelles nel dicembre 2020 per contrastare le pratiche sleali e l'abuso di posizione dominante sui mercati digitali da parte delle Big Tech. Mentre il Parlamento europeo voterà il 20 gennaio sul Digital Services Act (Dsa), il disegno di legge dell'Ue per costringere le aziende tecnologiche come Facebook e Google a controllare meglio i contenuti sulle loro piattaforme.
I due testi fanno parte di un pacchetto unico digitale ideato per contenere il potere di mercato e sulle vite degli utenti delle grandi piattaforme digitali, con un'attenzione particolare per la Silicon Valley. "Siamo pienamente mobilitati a finalizzare" l'intero pacchetto "sotto la presidenza francese insieme al Dsa", ha commentato il commissario Ue al Mercato Interno, Thierry Breton, che ha preso al primo round di colloqui insieme alla vicepresidente Ue, Margrethe Vestager. "Il Parlamento spingerà durante i negoziati del trilogo affinché il Dma diventi davvero lo strumento europeo per porre fine alle pratiche sleali utilizzate dalle più grandi aziende digitali", ha sottolineato il relatore del Parlamento europeo, Andreas Schwab (Ppe), spiegando che la nuova legge dovrebbe garantire "una maggiore concorrenza e un quadro equo nel mercato unico digitale europeo".
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