"La pandemia ha accelerato il cambiamento economico strutturale e le aziende europee comprendono sempre più l'urgenza della digitalizzazione. Anche il divario tra le imprese che digitalizzano più velocemente e quelle che vanno più lentamente sembra aumentare, con ripercussioni su posti di lavoro e salari". E' quanto emerge dall'ultimo rapporto sugli investimenti 2021-2022 della Banca europea degli investimenti (Bei).
Il 55% delle aziende europee vede una maggiore necessità di digitalizzazione a causa della pandemia. Un numero crescente di imprese, il 45%, pensa che la mancanza di infrastrutture digitali in alcune parti d'Europa stia limitando gli investimenti.
Sebbene le società europee si siano digitalizzate in risposta alla crisi del Covid-19, sono state meno attive delle loro omologhe statunitensi e il gap tra le due sponde dell'Atlantico è ancora sensibile: il 46% delle aziende Ue ha risposto alla pandemia diventando più digitale, contro il 58% negli Stati Uniti. Nel Vecchio Continente, il 26% delle aziende non è digitalmente avanzato né sta adottando misure per diventare più digitale, rispetto al 18% negli Stati Uniti.
L'adozione delle tecnologie digitali avanzate, infine, non è affatto migliorata nel 2020-2021, rimanendo costante a circa il 61% delle imprese dell'Ue.
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