Il gas "continuerà a svolgere un ruolo importante nei sistemi energetici", ed è "probabile che i mercati globali del gas e del GNL siano sotto pressione per il resto di questo decennio, se non più a lungo, con implicazioni per la sicurezza energetica europea". E' quanto si legge nel Rapporto Bei sugli investimenti economici 2021-22, che dedica diverse pagine all'attuale congiuntura dei prezzi dell'energia.
Gli esperti della Banca europea degli investimenti suggeriscono che "quanto più l'Europa potrà accelerare gli investimenti nell'energia pulita, comprese le energie rinnovabili, le reti e lo stoccaggio dell'energia, l'efficienza energetica e la ricerca e sviluppo di tecnologe, tanto più rapidamente sarà superata questa vulnerabilità". Individuano la fase critica per le aziende, con i costi dei consumi energetici che potrebbero frenare gli investimenti in efficienza, così come stimolarli.
Per "garantire che i prezzi dell'energia siano un aiuto, e non un ostacolo, per accelerare l'adozione di tecnologie più verdi ed efficienti", proseguono gli esperti, "gli ostacoli agli investimenti diversi dai costi energetici devono essere eliminati", mentre "i governi devono dedicare la loro attenzione al miglioramento della capacità dell'Europa di stoccaggio del gas e delle interconnessioni a lunga distanza", con maggiore coordinamento a livello Ue.
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