Le istituzioni Ue sono allineate: la prima parte del pacchetto clima, quello presentato in luglio, dovrà compiere progressi sostanziali entro l'estate. E' il calendario ideale indicato dalla Commissione europea. Piace alla presidenza francese, che ha fatto partire i lavori sull'ETS il 6 gennaio. E l'Europarlamento non sta a guardare. Diverse fonti confermano che gli eurodeputati hanno "ben chiara" la necessità di "definire la posizione negoziale sui dossier più importanti entro maggio o giugno" per portare alla COP27 di novembre a Sharm el Sheik "qualcosa di concreto".
Così, il calendario dei lavori dell'Eurocamera inizia a definirsi e per alcuni dossier c'è giù un'agenda, seppur indicativa. Tra i più avanzati c'è il file CBAM, la border tax alle frontiere. Il 5 gennaio relatore Mohammed Chahim (S&D, Olanda) ha condiviso con i relatori ombra le linee generali lungo cui intende sviluppare il suo report, posizioni rese pubbliche anche attraverso un lungo thread su Twitter. La deadline per gli emendamenti nella commissione competente, la Ambiente, è prevista per il 9 febbraio, il voto l'11 e 12 maggio, e il passaggio in plenaria in giugno.
Nella stessa commissione, il rapporto sugli standard di emissione di auto e furgoni (relatore il liberale olandese Jan Huitema) è stato presentato nei giorni scorsi, la deadline per gli emendamenti è il 25 gennaio, il voto in commissione è previsto per l'11 e 12 maggio, per andare in plenaria a giugno.
Anche sul regolamento LULUCF la commissione leader è l'Ambiente, il 26 gennaio il rapporteur Ville Ninisto (Verdi, Finlandia) consegnerà il report, la scadenza per gli emendamenti è fissata per il 3 febbraio, il voto in commissione il 28 aprile.
Su effort sharing regulation (ESR) e sulla direttiva ETS, che vede la competenza congiunta delle commissioni Ambiente e Industria, al momento non ci sono indicazioni sulle tempistica. Ma l'eurodeputato tedesco del Ppe Peter Liese, ha pubblicato sul suo sito il report sul nuovo Ets. Il testo non ha ancora i crismi dell'ufficialità, ma non dovrebbe cambiare.
Anche la relatrice per l'ESR Jessica Polfjard (Ppe, Svezia) ha dichiarato di aver completato una prima bozza del suo rapporto. Al momento della pubblicazione di questa newsletter il testo non è ancora disponibile. Anche se non ci sono ancora informazioni precise sul calendario, sui regolamenti "monstre" del FitFor55 la definizione di una posizione del Pe entro giugno o al massimo luglio sembra fattibile.
Per il regolamento sulle infrastrutture per i carburanti alternativi la competenza è della commissione Trasporti. Il relatore Ismail Ertug (S&D, Germania) consegnerà il rapporto a fine febbraio, gli emendamenti potranno essere presentati fino al 4 marzo, il voto in commissione è previsto per il 16 maggio e il voto in plenaria a luglio.
Cambia solo la deadline per gli emendamenti (7 marzo) per la proposta di regolamento sui carburanti sostenibili degli aerei, rapporteur Soren Gade (Renew, Danimarca). Per i carburanti marittimi il relatore è Jorgen Warborn (Ppe, Svezia), il report sarà pronto entro il 21 aprile, gli emendamenti entro il 26, il voto in commissione è previsto tra l'11 e il 14 luglio e il passaggio in plenaria a settembre.
La revisione della direttiva sulla tassazione dell’energia sarà affidata alle commissioni Economia e Industria, il relatore è Johan van Overtveldt (Ecr, Belgio), che consegnerà il report l’11 marzo. La scadenza per la presentazione degli emendamenti è il 30 marzo, il voto in commissione è previsto a giugno e il passaggio in plenaria a settembre.
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