Accelerare l'azione politica e normativa per raggiungere gli obiettivi del decennio digitale dell'Ue e centrare il traguardo della copertura di reti gigabit e 5G in tutte le aree popolate in Ue entro il 2030. E' l'oggetto dei due nuovi rapporti presentati da Etno, l'associazione che rappresenta i principali operatori di telecomunicazioni in Europa, per dare forma a politiche a sostegno degli investimenti nelle reti ad altissima capacità.
Il rapporto condotto da Frontier Economics sostiene che la regolamentazione delle telecomunicazioni tradizionale dovrebbe essere drasticamente semplificata e ricalibrata per fare spazio alla vittoria della sfida storica di oggi: colmare il divario di investimenti europei di 300 miliardi di euro in fibra e 5G. Il rapporto propone suggerimenti pratici su come migliorare la regolamentazione a lungo termine nei mercati mobili e fissi. Propone, tra l'altro, un approccio graduale per calibrare la regolamentazione sulla base della competitività delle diverse aree geografiche europee nell'ottica di mantenere e aumentare gli incentivi agli investimenti per tutti gli operatori infrastrutturali. Lo studio fornisce anche un'analisi di altre politiche pubbliche che influiscono direttamente o indirettamente sul ritmo del lancio del 5G e della fibra, come misure di sicurezza, obblighi ecologici o misure di neutralità della rete.
Il secondo report, preparato dagli esperti Brian Williamson e Stephen Howard di Communications Chambers, si concentra sugli ostacoli agli investimenti. Il costo medio ponderato del capitale (Cmpc) è una metrica finanziaria utilizzata dalle autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni per definire i prezzi all'ingrosso o i limiti di prezzo per l'accesso da parte di operatori alternativi alle reti storiche. Nell'analisi viene descritto lo stretto legame tra la regolamentazione delle reti legacy, incluso il Cmpc, e il ritmo con cui nuove reti come la fibra vengono implementate dagli operatori e utilizzate dai clienti. Fornisce nuove informazioni sulla mentalità dell'investitore e propone idee innovative sull'abbassamento dei tassi di ostacolo dell'investitore e sull'adeguamento della metodologia Cmpc attualmente utilizzata affinché si trasformi in un sistema capace di promuovere investimenti efficienti.
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