Google ha presentato ricorso alla Corte di giustizia europea contro la decisione della Commissione Ue di infliggere una multa da 2,42 miliardi di euro alla società per avere abusato della sua posizione dominante dando un vantaggio illegale al suo servizio di comparazione degli acquisti, Google Shopping. Nel novembre scorso un primo ricorso di Mountain View in primo grado al Tribunale Ue era stato rigettato. "Dopo un'attenta considerazione, abbiamo deciso di impugnare la decisione del Tribunale perché riteniamo che ci siano aree che richiedono chiarimenti legali da parte della Corte di giustizia europea", ha detto un portavoce della società.
Con una schiacciante sconfitta per Google, il Tribunale Ue novembre aveva confermato la decisione di Vestager secondo cui il gigante della ricerca ha violato le regole antitrust dell'Ue mostrando in modo più evidente i propri risultati di ricerca di shopping rispetto a quelli dei rivali.
La decisione di Google di ricorrere in appello prolungherà una battaglia legale in corso dal 2010, quando Bruxelles ha ricevuto il primo reclamo ufficiale sul servizio di shopping comparativo dal rivale Foundem. Il nuovo ricorso sarà probabilmente l'ultimo round. "La Commissione difenderà il suo caso in tribunale", ha affermato un portavoce della Commissione europea in una nota. Google, da parte sua, ha dichiarato che "indipendentemente dall'appello" continuerà a investire per adeguare il proprio sistema che funziona con successo da diversi anni, e "a collaborare in modo costruttivo con la Commissione europea".
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