Il Tribunale Ue ha concesso a Deutsche Telekom un indennizzo pari a circa 1,8 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno che ha subito in ragione del rifiuto della Commissione europea di versarle interessi di mora sull’importo dell’ammenda che ha indebitamente pagato nel contesto di una violazione delle regole della concorrenza.
La Commissione europea nel 2014 aveva multato la società per 31,1 milioni di euro per aver abusato della propria posizione dominante sul mercato slovacco dei servizi di telecomunicazione a banda larga. Deutsche Telekom aveva quindi proposto ricorso di annullamento, pur pagando l’ammenda il 16 gennaio 2015. Tre anni dopo, il Tribunale aveva parzialmente accolto il ricorso di Deutsche Telekom e, nell’esercizio della sua competenza estesa al merito, ha ridotto l’importo dell’ammenda a 12 milioni di euro. Il 19 febbraio 2019, la Commissione ha rimborsato tale importo a Deutsche Telekom. Ma è poi sorta una controversia sul rifiuto di Bruxelles di rimborsare gli interessi di mora per il periodo compreso tra la data del pagamento dell'amenda e la data del rimborso. Pertanto, Deutsche Telekom ha proposto ricorso dinanzi al Tribunale chiedendo l'annullamento della decisione impugnata e la condanna della Commissione a versare un risarcimento del danno che subito in ragione del rifiuto della Commissione di versare gli interessi di mora.Con la sua sentenza, la Settima Sezione ampliata del Tribunale ha accolto parzialmente il ricorso di annullamento e per risarcimento danni di Deutsche Telekom.
La decisione rappresenta un rischio per l'autorità di regolamentazione dell'Ue, che sta ancora aspettando le sentenze definitive dei tribunali sulle maxi-multe contro Google e Qualcomm Inc. La sentenza può essere impugnata un'ultima volta.
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