È iniziato questa settimana il dibattito dell’Europarlamento sul progetto di relazione sul Fondo sociale per il clima, il meccanismo di solidarietà agganciato all'ETS per i trasporti su strada e il riscaldamento domestico.
I relatori sono i membri del Gruppo Ppe, David Casa (Malta, commissione Lavoro e Affati sociali) e Esther de Lange (Olanda, commissione Ambiente). Il testo depositato, sul quale comincia il lavoro di rielaborazione nelle due commissioni parlamentari competenti, accoglie con favore il bilancio proposto dalla Commissione (72,2 miliardi a prezzi correnti).
Ma Casa e de Lange chiedono che l'attuazione sia anticipata di un anno, dal 2025 al 2024, che gli Stati abbiano accesso a un prefinanziamento e che le “Pmi vulnerabili” siano aggiunte all’elenco dei potenziali beneficiari dei finanziamenti. Gli eurodeputati propongono inoltre un tetto agli aiuti diretti alle famiglie, il 25 % dei costi totali stimati del piano.
Gli aiuti diretti dovrebbero essere inoltre transitori e della durata massima di tre anni, “per evitare di sottrarre risorse a misure e investimenti più sostenibili e duraturi”. Parte delle risorse, secondo Casa e de Lange, andrebbero indirizzate alla formazione e alla riqualificazione dei lavoratori nell’edilizia sostenibile.
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