L'Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) ha presentato un primo parere per vietare la presenza di sostanze per- e polifluoroalchiliche (Pfas) nelle schiume antincendio. Secondo gli esperti dell'Agenzia con sede a Helsinki, una decisione del genere sarebbe giustificata perché non solo quelli contenuti nelle schiume anti-incendio ma tutti i Pfas, o i loro prodotti di degradazione, sono molto persistenti e alcuni sono noti per i danni alla salute umana o all'ambiente. La combinazione di resistenza e potenziale dannoso, conclude Echa, deve portare a ridurre al minimo i rilasci di queste sostanze nell’ambiente.
Secondo il primo parere dell’Agenzia l’opzione migliore è il divieto di immissione sul mercato, uso ed esportazione di tutti i Pfas nelle schiume antincendio. Il divieto dovrebbe entrare in vigore dopo un periodo di transizione, per consentire l’adattamento delle industrie di produzione. Schiume scadute e le eventuali schiume di scarto devono essere smaltite.
Cinque paesi europei (Paesi Bassi, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia) stanno lavorando a una proposta di restrizione che riguarderà tutti i Pfas, in usi diversi dalle schiume. Il primo parere dell’Echa sarà ora vagliato dal comitato per la valutazione dei rischi e l’analisi socioeconomica. La valutazione finale è attesa nel 2023, quindi la Commissione europea prenderà la decisione sulla restrizione e le sue condizioni e la sottoporrà ai 27 Stati membri dell'Ue per l’approvazione.
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