Con 20 voti contro 19 e 3 astenuti la commissione Commercio dell'Europarlamento ha bocciato il rapporto sulla carbon tax alle frontiere. La commissione (INTA in gergo Ue) ha competenza associata, ma è la commissione ambiente (ENVI) che guida sul file. "In termini legali, INTA non ha espresso il suo parere, ma il relatore della commissione ENVI può trarne le considerazioni politiche che desidera", spiegano dall’Europarlamento.
A quanto ricostruisce ANSA, il Ppe e un eurodeputato socialista rumeno hanno votato insieme all’opposizione. La rottura si è consumata su alcuni elementi che la relatrice Karin Karlsbro (Renew) ha rifiutato di modificare, come la richiesta di entrata in vigore in anticipo del sistema, con l’eliminazione delle quote gratuite ETS in tempi più stretti rispetto a quanto previsto dalla Commissione, ma soprattutto l’uso dei proventi del sistema per finanziare i paesi in via di sviluppo e non per reinvestirli in Europa, in un fondo per l’innovazione dei settori ad alta intensità energetica.
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