Giovedì e venerdì prossimi a Bruxelles i leader europei torneranno a discutere di soluzioni congiunte per il caro prezzi dell’energia. Prima la Commissione europea presenterà un nuovo documento, probabilmente mercoledì. Non ci saranno proposte di misure, ma una panoramica delle azioni possibili e delle loro potenziali conseguenze su temi come la regolazione dei prezzi sul mercato del gas oppure opzioni per evitare “il contagio” dei prezzi del gas su quelli dell’elettricità.
Il calendario, così come indicato da diversi diplomatici Ue, è quella tracciato dal documento REPower EU e dalla Dichiarazione di Versailles. La prossima settimana sarà pronto il nuovo quadro temporaneo di emergenza per gli aiuti di Stato. Anche le misure per aumentare gli stoccaggi di gas sono imminenti. Prima che i leader ne discutano pare scontato l'ok ad almeno due misure tecniche. Per gli operatori di rete, dovrebbe esserci il rimborso totale delle tariffe di trasmissione di trasporto applicate alla capacità sui punti di entrata da e sui punti di uscita verso gli impianti di stoccaggio. Per i fornitori, sono previsti aiuti di Stato in forma di garanzia con contratti per differenza. I contratti garantiscono compensazioni ai fornitori pari alla differenza tra un prezzo fisso dell'energia e un prezzo spot inferiore. Se il prezzo spot supera il prezzo fissato, sono i beneficiari che devono pagare la differenza allo Stato.
I leader Ue dovranno dare orientamenti sulla revisione del mercato elettrico, con modifiche possibili da aprile. I margini per evitare lo scontro tra fautori del primato del mercato e Stati che favoriscono l’intervento di mercato sono stretti. Si tratta di "correggere le conseguenze negative dell’accoppiamento di prezzo tra gas ed elettricità mantenendo i benefici di un mercato che ha funzionato bene per 20 anni", dicono fonti diplomatiche. A Maggio dovrebbero arrivare le linee guida per rendere più fluide le procedure di autorizzazione per gli impianti di energie rinnovabili. A Giugno i piani "REPower", per accelerare la transizione.
Per alcuni Paesi, però, non è sufficiente. Fare presto è essenziale, ha detto a margine del Consiglio Ue ambiente Teresa Ribera, ministra per la transizione ecologica della Spagna, perché "siamo in una situazione che la società e l'economia europea non possono sopportare a lungo". Tra le proposte di Bruxelles, ha detto Ribera, "ci sono tasse per i profitti straordinari delle compagnie e una maggiore flessibilità per gli aiuti di Stato, crediamo non basti". "Se la Commissione non propone soluzioni serie sul caro energia - ha aggiunto - ogni Stato si farà le proprie". "Ci sono altre proposte - ha detto la ministra - per esempio l'Italia ha reso pubblica quella sul prezzo del gas, che dovremmo discutere". "Il prezzo del gas è un problema serio, ma quello dell'elettricità è tremendamente distorto - ha spiegato - doppiamo disaccoppiarli".
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