La Commissione europea ha approvato i regimi di sussidio pubblico di Spagna e Repubblica Ceca, rispettivamente da 2,9 miliardi di euro e 1,4 miliardi di euro, per aiutare le aziende ad alta intensità energetica a fare fronte all'impennata dei prezzi. L’ok non è arrivato grazie al nuovo quadro temporaneo Ue sugli aiuti di Stato per l'energia, atteso nei prossimi giorni, ma seguendo gli orientamenti Ue sugli aiuti di Stato dedicati al sistema di scambio di quote di emissioni (Ets) e in vigore dal gennaio 2021.
Con i due schemi, Madrid e Praga intendono compensare in parte le aziende energivore per i prezzi dell'elettricità più elevati derivanti dall'impatto dei prezzi del carbonio sui costi di produzione dell'elettricità nell'ambito dell'Ets (i cosiddetti costi indiretti delle emissioni). Allo stesso tempo, le misure di sostegno mirano a ridurre il rischio di 'rilocalizzazione delle emissioni di carbonio', ovvero il rischio che le aziende trasferiscano la loro produzione in Paesi al di fuori dell'Ue con politiche climatiche meno stringenti.
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