Il nuovo Ets e la carbon tax alle frontiere (Cbam) sono strumenti del budget Ue, e non solo dell'azione per il clima. E’ quanto mettono in evidenza i deputati della commissione Bilancio dell’Europarlamento nella loro opinione su tre dossier del pacchetto clima. Oltre a Ets e Cbam, i deputati hanno approvato anche il parere sul Fondo sociale per il clima, sottolineando che entro il 2058 l'Ue è legalmente obbligata a ripagare i debiti del grande piano per la ripresa.
Nel parere sull'Ets gli eurodeputati ricordano che secondo gli indirizzi politici sul bilancio 2021-27, le entrate dell’estensione del sistema ad aviazione e trasporti marittimi devono costituire “la principale fonte di entrate” per “rimborsare il debito contratto con il Next Generation EU”, e “il nuovo Fondo sociale per il clima non dovrebbe essere creato al di fuori del bilancio dell'UE e finanziato con entrate con destinazione specifica. Con questo dossier, i legislatori dovrebbero evitare la proliferazione di fondi intergovernativi a scapito dell'unità di bilancio". Come specificato anche nel parere sul Fondo, gli eurodeputati fanno propria la visione della Commissione europea: inserire il nuovo strumento nel bilancio 2021-27, con una revisione al rialzo di tutto il quadro finanziario pluriennale, "senza compromettere altre priorità e programmi dell'Unione e senza ricorrere a modalità di finanziamento intergovernativo".
Nell’opinione sul Cbam gli eurodeputati convengono che esso debba essere considerato "uno strumento di politica climatica e non uno strumento fiscale; si tratta tuttavia di una base idonea a diventare una risorsa propria per il bilancio dell'Ue". Ma in quanto risorsa propria, si dovrebbe usare più prudenza quando – come nella posizione della commissione Ambiente, che ha la competenza principale nel dossier – si parla di trasferimenti a Paesi terzi. "I mezzi finanziari per tali aiuti possono essere mobilitati ricorrendo a programmi di bilancio dell'Ue esistenti o rafforzati nella rubrica di spesa esterna, senza ricorrere alle entrate con destinazione specifica (una pratica che dovrebbe essere evitata per non compromettere le competenze dell'autorità di bilancio)”.
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