L'Ets trasporti ed edifici si farà (noto come Ets 2) ma per ora senza riscaldamento domestico e trasporto privato. E' una delle novità che gli eurodeputati della commissione Ambiente introdurranno nel pacchetto clima di luglio, che la Commissione europea ha battezzato "Fit For 55". Martedì e mercoledì gli eurodeputati si esprimeranno su sette testi legislativi, i più densi, del pacchetto: riforma dell’Ets, Ets 2 e estensione del sistema a trasporto marittimo e aereo; Fondo sociale per il clima; contributi nazionali di riduzione delle emissioni (Effort Sharing Regulation); Ets alle frontiere o "dazio" per il clima (Cbam); emissioni del settore foreste (regolamento Lulucf). Se tutti saranno adottati, i testi andranno in Plenaria a giugno, dove dovrebbero ottenere il mandato a negoziare con il Consiglio Ue. La presidenza francese sta spingendo affinché gli Stati raggiungano una posizione comune entro fine giugno e lascia trapelare fiducia.
L'esito del primo voto sul pacchetto clima, sui nuovi standard di emissione di CO2 per auto e furgoni nuovi, approvato per un pugno di voti nella stessa commissione, spinge alla massima cautela sulle previsioni per i risultati della settimana prossima. Vediamo, a grandi linee, tempi e contenuti dei testi più importanti:
Riforma Ets: sui target generali dovrebbe passare la linea della Commissione europea, che prevede al 2030 un taglio delle emissioni del 61% per industria ed energia rispetto ai livelli del 2005. Ma sul punto non c’è compromesso tra i Gruppi, visto che una compagine trasversale di eurodeputati chiede più ambizione, fino al 70%. Altro emendamento su cui la maggioranza Ursula si divide è l’integrazione del Fondo per la modernizzazione, con Verdi, Socialisti e Renew contro il Ppe. I popolari vogliono esborsi più generosi, a vantaggio dei Paesi dell’Europa centro-orientale. Se fosse bocciato, “ripresenteremo l’emendamento in Plenaria”, ha detto il relatore Peter Liese (Ppe). Liese conta di vedere approvate la richiesta di accrescere l’Innovation Fund, e la proposta di un bonus di quote gratuite per le imprese più innovative e performanti in termini di riduzione delle emissioni, compensato da un taglio delle quote per quelle che invece non hanno piani di decarbonizzazione. I risultati del voto sono attesi martedì alle 17.30.
Ets 2 (trasporti ed edifici): "Dato per morto, alla fine il paziente è sopravvissuto", ha scherzato Liese in un incontro con i giornalisti. Il compromesso raggiunto dai Gruppi prevede un nuovo Ets per i trasporti e i soli edifici commerciali, ma non per il riscaldamento domestico e i trasporti privati, esclusi almeno fino al 2029. Nel formare il compromesso molto ha contato il fatto che dai ricavi delle aste dell’Ets 2 verranno le risorse per il Fondo sociale per il clima. "Preferirei la soluzione integrale – ha detto Liese – anche con il riscaldamento domestico e i trasporti privati, questa è ancora la mia posizione e la difenderò in commissione". I risultati del voto sono attesi martedì alle 17.30.
Fondo sociale per il clima: l'Ets 2 sarà solo per i trasporti su gomma ed edifici commerciali e quindi l'ammontare del Fondo sociale per il clima sarà certamente inferiore ai 72 miliardi previsti. Gli eurodeputati chiedono che entri a regime già nel 2024, invece che nel 2025 come proposto dalla Commissione europea. Il 25% dei ricavi delle aste, sottolineano i parlamentari, deve restare “risorsa propria” del bilancio Ue, per ripagare il debito contratto con il Next Generation EU. I risultati del voto sono attesi mercoledì pomeriggio.
Ets Aviazione: gli europarlamentari vogliono cancellare le quote gratuite al settore entro il 2025 (e non il 2026 indicato dalla Commissione europea), ed estendere la portata del mercato Ue della CO2 ai voli internazionali che partono dall'Ue. I risultati del voto sono attesi martedì a mezzogiorno, insieme a quelli sul Lulucf e l'Effort sharing.
Dazio per il clima (Cbam): quello sull’applicazione del prezzo della CO2 dell’Ets ai prodotti importati di alcuni settori è il testo più controverso e l'esito del voto rimane incerto. Anche perché il relatore Mohamed Chahim ha puntato molto alto su un sistema che è un inedito nel mondo, nessuno sa se e come funzionerà. "Dal voto il Cbam potrebbe uscire rafforzato", ha detto il presidente della commissione Ambiente Pascal Canfin ai giornalisti. Ma il condizionale è d’obbligo. Chahim vorrebbe estendere il sistema a più settori e introdurlo più velocemente (5 anni invece di 10) rispetto alla proposta della Commissione europea. Il che vuol dire, eliminazione accelerata delle quote gratuite Ets. Gli eurodeputati chiederanno, come ha già fatto il Consiglio Ue, che la Commissione si pronunci presto sulla possibilità di introdurre un sistema di compensazioni all’export compatible con il Wto per le aziende europee che si troverebbero a produrre a costi non competitivi con i concorrenti globali. Gli eurodeputati vorrebbero anche un meccanismo che consente di ristabilire immediatamente il sistema delle quote gratuite se il Cbam non funzionasse. I risultati del voto sono attesi martedì alle 17.30.
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