Nel breve termine la risposta più efficace al caro energia è che gli Stati membri continuino ad attuare tutte le misure disponibili a livello nazionale per attenuarne l’impatto sui cittadini più in difficoltà. Ma l’impianto del mercato Ue dell’elettricità funziona anche se potrebbero essere adottate ritocchi, per esempio incentivando i contratti di acquisto a lungo termine per determinate categorie di consumatori.
Sono le linee lungo cui si sviluppa la Comunicazione della Commissione europea sugli interventi a breve termine e i miglioramenti alla configurazione del mercato elettrico. Il documento riprende ampiamente le conclusioni del Rapporto Acer di qualche settimana fa. Indica che gli Stati possono continuare ad applicare misure come la tassazione degli extra-profitti delle compagnie energetiche, compensazioni e aiuti diretti per le famiglie in povertà energetica. Tra gli altri suggerimenti l'estensione di misure temporanee di regolazione dei prezzi anche alle bollette delle industrie. Il documento aggiunge uno scenario con interruzione delle forniture, una condizione di emergenza in cui sarebbe possibile anche imporre un tetto al prezzo del gas in Europa.
Le modifiche future alla configurazione del mercato elettrico Ue dovrebbero rinforzare il diritto a un'energia a prezzi accessibili da parte dei consumatori, stabilire requisiti di copertura finanziaria per gli operatori in modo che in situazioni come il fallimento (come accaduto in questi mesi) gli utenti non siano lasciati senza energia dal giorno alla notte. Gli Stati membri dovrebbero inoltre eliminare gli ostacoli all'uso di risorse flessibili (leggi rinnovabili), che consentiranno di integrare l'energia elettrica rinnovabile variabile e di rafforzare la flessibilità della rete.
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