Il Consiglio Ue ha approvato gli orientamenti generali sulle proposte legislative del pacchetto trasporti del "fit for 55": infrastrutture stradali per i carburanti alternativi, e norme per incentivare nuovi carburanti a basse emissioni per l’aviazione e il settore marittimo (FuelEU Maritime e ReFuelEU Aviation). L'Europarlamento dovrebbe approvare nei prossimi mesi i suoi emendamenti ai testi proposti dalla Commissione europea, quindi ci sarà il negoziato inter-istituzionale per approdare a una versione definitiva dei testi legislativi.
Nel testo adottato sugli standard comuni circa la rete infrastrutturale per la ricarica dei veicoli a emissioni zero, i ministri chiedono di tener conto delle particolari dinamiche del segmento dei veicoli pesanti elettrici e a idrogeno e maggiore flessibilità sui requisiti per la ricarica elettrica, che dovranno essere coerenti con le diverse situazioni, con investimenti proporzionati ai livelli di traffico. Per tenere conto degli sviluppi attesi nel settore dei veicoli pesanti, i ministri introducono una clausola di revisione.
La considerazione principale che emerge nell’orientamento generale sulla proposta di regolamento per promuovere l'uso di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio nei trasporti marittimi (FuelEU Maritime), è la possibilità di mantenere piena efficacia ambientale tenendo conto delle specificità geografiche degli Stati membri. Confermati i target proposti dalla Commissione circa l’obbligo di ridurre progressivamente l’intensità delle emissioni per le navi dalla stazza lorda superiore a 5mila, i ministri hanno modificato il sistema di penalità e ammende per coloro che non si adeguano e introdotto alcune disposizioni temporanee per aree geografiche specifiche.
Per quanto riguarda la proposta di regolamento che obbliga, tra le altre cose, le compagnie aeree a incrementare progressivamente la quota di carburanti a basse emissioni nelle miscele dal 2% del 2025 al 63% del 2050, la posizione dei ministri prevede la possibilità per gli Stati membri di applicare le norme anche ai piccoli aeroporti, l’apertura a biocarburanti già certificati come rinnovabili dalla direttiva in materia, fino a un massimo del 3%, esclusi quelli da colture alimentari e foraggere, e requisiti più stringenti per controllo e monitoraggio dell’applicazione delle norme e del loro impatto sulle emissioni e sulla competitività del settore Ue.
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