Assorbimento di CO2 dall’uso dei suoli a 310 milioni di tonnellate di CO2, e meccanismo a tutela di Stati che non riescono a raggiungere l’obiettivo a causa di grandi incendi e un secco no alla futura integrazione dei settori foreste e agricoltura ai fini delle politiche climatiche Ue.
Sono gli elementi principali della posizione dell’Europarlamento sul regolamento LULUCF (land use, land use change and forestry), sul ruolo dei terreni agricoli e delle foreste nel raggiungimento dei target Ue. Gli eurodeputati sostengono la proposta della Commissione europea, secondo cui l'obiettivo Ue per l'assorbimento netto di gas a effetto serra nel settore LULUCF per il 2030 dovrebbe essere di almeno 310 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Tale aumento porterebbe di fatto l’impegno di riduzione dei gas a effetto serra Ue al 57% entro il 2030.
La plenaria di Strasburgo ha approvato la posizione della commissione Ambiente, contraria alla proposta della Commissione europea di integrare – dopo il 2030 – l’agricoltura nel sistema di conteggio e regolamentazione del settore, svuotando l'attuale quadro effort sharing delle emissioni da attività primaria. I deputati propongono infine di creare per il 2026-30 un meccanismo per le “perturbazioni naturali”, per quei Paesi UE che non sono stati in grado di raggiungere i loro obiettivi annuali a causa di perturbazioni naturali come gli incendi boschivi.
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