Prima lo scontro sulla riforma dell’Ets, poi il voto che potrebbe mettere fine al binomio automobile-CO2, a quasi 140 anni dalla costruzione delle prime fabbriche di vetture a motore in Europa. In una seduta da montagne russe, mercoledì 8 giugno la plenaria dell’Europarlamento ha approvato la sua posizione su cinque dei primi otto testi legislativi del pacchetto Fit for 55. Ha rinviato in commissione Ambiente la riforma dell’Ets e i due testi collegati, il Fondo sociale per il clima e quello sui 'dazi climatici' conosciuto come Cbam.
Gli eurodeputati hanno adottato orientamenti propri da negoziare con il Consiglio su due regolamenti sulle emissioni dell'aviazione, i target nazionali su agricoltura e trasporti, l’assorbimento della CO2 da suoli agricoli e forestali e sugli standard di emissione di CO2 per auto e furgoni nuovi. Su quest’ultimo, l'Europarlamento si schiera con la Commissione europea e chiede la fine delle vendite delle auto che emettono CO2 nel 2035. Un segnale importante per il mercato dell'auto elettrica.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA