Oltre a schierarsi con con la Commissione europea sull’obiettivo di raggiungere una mobilità su strada a emissioni zero entro il 2035, l’Europarlamento fa i primi passi per creare un fondo per la transizione giusta per il settore automobilistico. L’obiettivo 2035 prevede l’azzeramento delle emissioni CO2 prodotte dalle autovetture nuove e dai veicoli commerciali leggeri rispetto al 2021. Passa la linea della Commissione anche sugli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni al 2030, fissati al 55% per le auto e al 50% per i furgoni. Sono caduti gli emendamenti che proponevano obiettivi intermedi.
Ripercorrendo le tappe di un percorso già fatto con il Just Transition Fund, gli eurodeputati chiedono che la Commissione entro la fine del 2023 produca un rapporto sulla fattibilità di un fondo per la transizione giusta per il settore automobilistico, da attivare realisticamente nel prossimo periodo finanziario (2027-2034). Le altre proposte dell’Eurocamera sono la rimozione del meccanismo di incentivazione per i veicoli a zero e basse emissioni, un rapporto annuale sui progressi verso una mobilità stradale a emissioni zero (con impatto sui consumatori e l'occupazione, il livello di utilizzo delle energie rinnovabili e le informazioni sul mercato dei veicoli di seconda mano).
Il Pe propone inoltre di ridurre gradualmente il tetto all'ecoinnovazione (l'attuale limite di 7 g di CO2/km dovrebbe rimanere fino al 2024, seguito da 5 g dal 2025, 4 g dal 2027 e 2 g fino alla fine del 2034). E’, infine, necessario, indicano gli eurodeputati, stabilire una metodologia comune dell'Ue, entro il 2023, per valutare l'intero ciclo di vita delle emissioni di CO2 di automobili e furgoni, nonché dei carburanti e l'energia consumati da questi veicoli.
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